“Impianti enormi, complicati, soggetti a mille variabili e magari lontani da casa: sfide del genere mettono alla prova chiunque e anche mantenere alto l’umore aiuta a superarle.”
Quando ci proposero di sovrintendere l’area tecnica per una società che gestiva la rete di teleriscaldamento urbano da fonte geotermica di Santa Fiora, non sapevamo cosa rispondere.
Prima di accettare l’incarico abbiamo dovuto riflettere parecchio perché, per prima cosa, quando si parla di geotermia ad alta entalpia si parla di vapore, di temperature elevate e di pressioni altrettanto importanti.
In più, gli impianti di questo tipo sono enormi e caratterizzati da molte variabili da gestire.
Come se non bastasse, la richiesta prevedeva di abbinare a una rete di teleriscaldamento un anello di 20 km tra mandata e ritorno, oltre agli anelli secondari a servizio degli utenti: questo rendeva ancora più complessa una sfida già di per sé impegnativa.
C’era un altro piccolo dettaglio da considerare: l’impianto si trovava a 1.000 km. di distanza, 1.000 km. che a volte avremmo dovuto percorrere in giornata.
L’accoglienza lontano da casa, sulle pendici del Monte Amiata
“Esistono sempre almeno 3 buone ragioni per accettare anche gli incarichi più difficili, basta trovarle.”
L’impianto si trova a Santa Fiora in provincia di Grosseto sulle pendici del Monte Amiata, zona di vecchie miniere di mercurio, con grandi distese di faggete e castagneti. Qui nasce il Fiora, il bacino acquifero che alimenta l’acquedotto della provincia di Grosseto.
Abbiamo trovato presto alcune buone ragioni per accettare l’incarico: il territorio dispensa funghi in grandi quantità, dista pochi km da Montalcino e la società ci chiedeva assistenza da marzo 2017 a fine anno. “Tutto sommato si può fare” abbiamo pensato, già sognando le scorpacciate di ghiottonerie locali che ci aspettavano.
Alla partenza avevamo alcuni punti interrogativi, per cui speravamo di trovare risposte a destinazione. Là ci aspettava un accogliente team di tecnici operativi e impiegati, nonché il Direttore Generale. Eravamo ignari che quei 9 mesi di assistenza preventivati si sarebbero trasformati in 3 anni di lavoro praticamente full time e che, dopo quel periodo, avrebbero chiesto a un membro del nostro team di ricoprire la carica di Direttore Generale.
Nuove competenze e umanità: le lezioni inaspettate della sovrintendenza
“Esperienza significa sia acquisire conoscenze e competenze, sia vivere pienamente gli eventi.”
Durante il lavoro di sovrintendenza tecnica abbiamo scoperto i dettagli di una nuova tecnologia, abbiamo imparato a gestire il calore, il ciclo di fatturazione verso centinaia di utenze e di conseguenza cosa vuol dire occuparsi degli insolventi.
Forse proprio questo è stato l’aspetto più difficile da affrontare: quando invii un numero consistente di fatture al mese e alcune di queste non vengono pagate, devi tutelare gli interessi della società.
Come farlo? Congelare il cuore e imporre il pagamento, o cercare di comprendere ogni situazione e valutare caso per caso come incontrare le necessità di entrambe le parti?
Alla fine possiamo concludere che nel piccolo mondo sulle pendici del Monte Amiata abbiamo vissuto un’esperienza intensa, trovato una comunità ospitale, dei luoghi magici e degli amici che ci piace riabbracciare ancora, almeno una volta l’anno.
In Brain Doing siamo tutti così: aperti ad apprendere nuove competenze e a instaurare relazioni di fiducia e rispetto che possono portare lontano, sia noi che i nostri clienti.
Scegli anche tu una squadra di lavoro che ti possa portare dove desideri.