Metodo

Il Metodo Brain Doing

Brain Doing è come un ponte che collega il pensiero con l’azione,
l’idea del progetto e il progetto finito

Il compito di Brain Doing è quello di applicare il nostro metodo di execution management, elaborato e testato in diversi casi di successo, per trasformare i progetti del cliente in impianti a fonti rinnovabili pronti per il mercato. Abbiamo adottato questo approccio per progetti molto complessi, con budget da svariati milioni di euro e decine di collaboratori.

Il metodo consiste in alcune fasi come l’analisi e la progettazione, la pianificazione, l’esecuzione e la consegna del progetto completato. Ciascuna di queste trova il suo posto nella linea temporale che porta alla realizzazione dell’impianto a energia rinnovabile e risponde a esigenze molto specifiche e fondamentali per la buona riuscita del lavoro.

Siamo consapevoli che, pur con un metodo eccellente, ciò che fa la differenza è il team di lavoro. In un progetto con una squadra affiatata tutto diventa più facile e fruttuoso: le informazioni circolano naturalmente, le persone si aiutano a vicenda, i processi sono fluidi, ciascuno ha ben chiare le sue prospettive personali e quelle del progetto nel suo insieme. Di conseguenza, ognuno ottiene performance migliori, che vanno a vantaggio di tutti e in Brain Doing è proprio così.

In più siamo forti di questo nostro metodo, che possiamo paragonare a un ponte che permette di superare gli ostacoli e passare da una sponda all’altra: da una parte c’è l’idea, dall’altra la concretizzazione della stessa.

Vuoi scoprire come ci riusciamo?

Fase 1.

Warm-up

La prima cosa da fare è sempre capire

Indipendentemente dal punto di maturazione a cui è arrivato il progetto, in questa fase interveniamo per fare una verifica complessiva. Abbiamo il bisogno e il dovere di verificare la corretta struttura del progetto e occuparci della progettazione, se richiesta.

In questa fase il dialogo con il cliente è fondamentale per definire:

  • lo scopo del progetto, cosa vuole ottenere e come intende riuscirci
  • le tempistiche, qual è l’arco temporale a disposizione e se è fattibile
  • il costo, se ha identificato chiaramente il budget e se è disponibile

Insieme al cliente, mettiamo sul tavolo tutto ciò che riguarda il progetto: documenti, normative, fonti di finanziamento ecc. Così facendo, ricaviamo gli elementi necessari per intervenire in modo adeguato e disponendo di tutte le informazioni che servono.

Nella nostra esperienza ci è capitato di entrare in un progetto che disponeva già di una documentazione molto dettagliata, che andava semplicemente sistematizzata. Se avessimo saltato la fase di warm-up, probabilmente ci saremmo trovati a produrla da zero invece di sfruttare l’esistente. Viceversa, altre volte sembrava che il progetto dovesse partire da un momento all’altro e abbiamo invece scoperto che c’era un buco nel budget che impediva di iniziare.

Dalla fase di warm-up può anche emergere che il progetto non ha alcuna possibilità di dare frutti. In Brain Doing non lo consideriamo un insuccesso, anzi: è un dato di fatto, che evita al cliente di spendere soldi, tempo ed energie in un’iniziativa destinata a fallire.

L’output di questa fase è il Charter, una relazione tecnica che contiene i punti chiave su cui verrà poi sviluppato il piano di progetto.

Terminato il warm-up possiamo iniziare a dare forma alle attività da compiere, anche se non esisterebbe nessuna fase 1 senza un primo colloquio. Fissa il tuo, è gratuito.

Pianificazione

Partire dalla meta è il modo migliore per ragionare su come raggiungerla.

La seconda fase consiste nella pianificazione delle attività destinate a ottenere il risultato prefissato.
Durante la pianificazione “camminiamo all’indietro”: partiamo dalla fine, cioè dall’idea del progetto concluso, per individuare tutti gli obiettivi più piccoli da raggiungere lungo la strada e le azioni da compiere per arrivarci.

Il nostro metodo è basato su una struttura analitica che serve a collegare le richieste del cliente e le singole attività da svolgere effettivamente. Così facendo – e senza trascurare nulla – è sempre chiaro il motivo di ogni specifica attività, anche quella più marginale.

Inoltre, più una mansione è specifica, più diventa facile capire con esattezza chi è la figura più adatta a occuparsene, quanto tempo serve per realizzarla e quale budget bisogna investire.

In particolare, per ogni singola foglia dell’albero provvediamo a definire, in accordo con il cliente:

  • cosa deve essere fatto esattamente
  • chi se ne occupa
  • la corretta sequenza temporale da seguire
  • le relazioni tra un’attività e l’altra
  • i possibili raggruppamenti tra diverse attività
  • i fattori di rischio

Con questa mappatura dettagliata siamo in grado di suddividere il progetto in fasi, identificando per ciascuna di esse le tappe principali, i momenti di revisione e le metriche utili per misurare gli avanzamenti. L’output da produrre completata la pianificazione è la Work Breakdown Structure (WBS), una rappresentazione ad albero che parte dalle macro-attività e le suddivide in task sempre più piccole.

Partiamo dalla più piccola di tutte: contattaci per scoprire se siamo la squadra giusta per te.

Fase 2.

Fase 3.

Esecuzione

Un progetto vive nella sua esecuzione perché è nell’azione che prende forma.

Se siamo a questo punto significa che è il momento di rimboccarsi le maniche: il progetto è stato avviato e pianificato, quindi si può passare all’azione. Durante l’execution vera e propria, la macchina si mette in moto e ogni singolo elemento del team dev’essere focalizzato al massimo sullo sviluppo e sulla consegna dei desiderata. Tutto questo nel rispetto dei costi, dei tempi e degli obiettivi prefissati.

Questa è la fase più impegnativa, lunga e complessa: in Brain Doing possiamo affrontarla con la giusta sicurezza grazie all’adeguata preparazione precedente.

Tuttavia, nonostante la pianificazione eseguita, possono ancora capitare alcuni imprevisti: anzi, è molto probabile che si presentino. In Brain Doing sappiamo come affrontare anche quelli, forti sia delle due fasi precedenti del nostro metodo, sia della capacità di gestire tutte le difformità combinata alla costante e corretta comunicazione sullo stato di avanzamento della commessa.

Vuoi anche tu avere una squadra con queste caratteristiche nel tuo progetto?

Chiusura e consegna

Anche Philip Kotler dice che un progetto non è finito finché non è consegnato.

Si fa presto a dire “ho finito”, in Brain Doing lo diciamo solo quando:

  • è terminata la fase di execution
  • l’impianto è performante e collaudato
  • la documentazione tecnica è completata

In questa fase, che segue a ruota quella dell’esecuzione, il carico di incombenze diminuisce così come le energie. Di conseguenza il team tende a disperdersi e la comunicazione diventa più difficile: il compito di noi Project Execution Manager è tenere salde le redini del progetto, assicurandoci che ogni minimo dettaglio sia “al suo posto”.

Ci piace descrivere questa fase con un paragone.

Durante la costruzione di una nuova casa, la maggior parte del tempo è dedicata alla progettazione architettonica, alla struttura portante, agli impianti. Al momento della consegna delle chiavi, il proprietario dà per scontato che le fondamenta siano alla profondità giusta e che gli impianti siano a norma: sicuramente però gli salterà all’occhio una mattonella leggermente fuori posto o un lampadario troppo basso. Questi piccoli particolari sono poca cosa rispetto alla complessità del progetto, eppure lasciano l’amaro in bocca.

Quando siamo noi a coordinare il progetto, facciamo tutto il possibile affinché tutto, proprio tutto, sia esattamente come deve essere. Vogliamo presentarci al momento della consegna con la certezza di avere sempre mantenuto il controllo su ogni area e di aver affrontato tutti i problemi riscontrati, nessuno escluso. Gli ostacoli e i contrattempi non vanno nascosti sotto il tappeto, ma discussi apertamente: solo così aiutano a elaborare soluzioni valide per il futuro.

Consegniamo l’impianto con serenità, sicuri della qualità del nostro lavoro.

Fase 4.

Conosciamoci

Lavoriamo insieme, con il metodo più accurato e il team più affiatato.

Contattaci e fissa la tua call gratuita: possiamo lavorare insieme al tuo impianto o, chissà, potresti entrare nel nostro team.

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